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FAQ

Cos'è il counseling?

Il Counseling dal latino Consulo, che significa “venire in aiuto di”, è una relazione d’aiuto fondata sul concetto di ascolto attivo e sulla piena attenzione rivolta alle risorse interne e alle potenzialità della persona. La forte centratura sui bisogni e sulle risorse degli individui fa si che il counseling non si presenti come un modello di intervento rigido, ma come una pluralità di metodologie operative flessibili orientate alla definizione di un percorso di sviluppo e di evoluzione personale (individuale e di gruppo). Non è il counselor a definire qual è il modello adatto al cliente, ma è il cliente stesso, con le proprie esigenze specifiche, a orientare la definizione del modello di intervento più efficace. Il Counseling si può definire un approccio centrato sulla persona e sull’esperienza del soggetto. Vale a dire che è la persona, il cliente, a guidare il processo di aiuto, e il counselor non si presenta come “esperto”, ma come facilitatore delle dinamiche che intervengono all’interno della relazione d’aiuto. Questo significa che il counseling, a differenza di altri approcci a carattere psicologico, non considera l’individuo come portatore di problemi, ma come portatore e origine delle soluzioni. Il counselor, allora, non fa altro che mettere la persona nelle condizioni di comprendere la situazione in cui si trova e di gestire la difficoltà, utilizzando le proprie risorse interne.

La persona e’ un individuo in continua evoluzione e in alcuni momenti della vita questa evoluzione può essere rallentata per difficoltà di tipo ed entità diversa .. Pertanto il counseling si rivolge a persone sane che hanno bisogno di aiuto ed è per questo che il processo di counseling pone l’accento sui concetti di: 

Crescita - Ciclo evolutivo - Salute

Quando è utile il counseling?

- Nei momenti di difficoltà, in famiglia, sul lavoro e nelle relazioni affettive.

- Nel superare eventi stressanti

- Quando si dedica tempo ed amore a se stessi per migliorare la qualità della

propria vita e relazioni.

- Per migliorare la propria capacità di espressione.

- Quando si sente l’esigenza di parlare ed essere ascoltati con disponibilità e

professionalità in uno spazio protetto.

In particolare il Couseling serve:

- A capire se stessi ( autostima); 

- A fare delle scelte decisionali importanti ( problem solving) ;

- Pianificare la propria vita (autoefficacia);

- A cambiare comportamenti insoddisfacenti ( autosviluppo consapevole).

Quanto dura mediamente un percorso di counseling?

In media 12/15 incontri, da circa 1 ora e 15 minuti l'uno.

Quali sono le differenze tra counseling e psicoterapia?

Il counseling: è un processo relazionale condotto da un professionista che ha acquisito e sviluppato un insieme di tecniche, abilità e atteggiamenti agevolanti il potenziale realizzativo di un cliente.

Il counseling costituisce un'opportunità di esplorazione, scoperta, chiarificazione di modi di vivere più fruttuosi e soddisfacenti. Pertanto il counselor assume il ruolo di colui che offre la sua attenzione partecipativa e la sua competenza, ad una o più persone contemporaneamente in condizione di difficoltà, incertezza, transizione esistenziale, o crisi evolutiva. 

Il cliente: e’ colui che sceglie di chiedere aiuto, sostegno, orientamento.aumenta la sua consapevolezza, investe più efficacemente le proprie risorse verso i suoi obiettivi, bisogni, desideri, migliorando la qualità della sua vita. Mantiene la piena padronanza della propria libertà e la responsabilità nella soluzione delle proprie difficoltà.


La psicoterapia: consiste in un processo interpersonale di aiuto specifico, consapevole e pianificato, volto a influenzare disturbi del comportamento e situazioni di sofferenza emotiva, relazionale, mentale attraverso strumenti prettamente psicologici verbali e non verbali. La riduzione sintomatologica e/o la ristrutturazione della personalità fanno parte di un contratto progressivo di cambiamento, concordato in comune. Pertanto lo psicoterapeuta e’ un professionista con una preparazione specifica e una teoria di riferimento con cui legge il disagio, orienta e seleziona le sue scelte metodologico-tecniche. Adatta gli interventi alle caratteristiche del suo paziente, di cui supporta, contiene e metabolizza i contenuti.

Il paziente: chiede aiuto per la sua sofferenza psicopatologica; confida , esplora, chiarifica, confronta le sue difficoltà, regredisce per ricostruire e rielaborare il passato.

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